
26 Mag 2019
LEVANTENEWS – “PARCO DI PORTOFINO: IL MULINO DEL GASSETTA”
maggio – Parco di Portofino: il Mulino del Gassetta – PORTOFINO (GENOVA), MAGGIO 2019 – LEVANTENEWS – Articolo completo qui
La Valle dei Mulini ed il Mulino del Gassetta nel Parco di Portofino
Se vogliamo fare un percorso un po’ diverso dal solito, da Paraggi possiamo salire lungo un sentiero molto particolare che attraversa una valle un tempo ricchissima d’acqua, dove, secondo alcune documentazioni del XIII secolo, erano presenti trentacinque mulini.
La Valle dei Mulini è caratterizzata in realtà da due valli distinte, la Valle dell’Acqua Morta e quella dell’Acqua Viva. Proprio percorrendo quest’ultima possiamo vedere ancora le vestigia di alcuni di alcuni mulini che incontriamo ai lati della nostra strada.
L’Ente parco ha provveduto a sistemare questo percorso che corre accanto al torrente e si snoda nella valle umida e molto ricca di vegetazione.
Arrivati al termine del sentiero incontriamo il Mulino del Gassetta.
Si tratta di uno degli antichi mulini che è stato ristrutturato ed è diventato un punto informativo del parco, ma non solo. Uno dei locali è stato adibito a museo, dove possiamo vedere gli ingranaggi che facevano funzionare il mulino.
Ma la caratteristica principale del Mulino del Gassetta è soprattutto il suo punto di ristoro con la sua cucina tradizionale, dove possiamo assaggiare piatti tipici locali. Antiche e saporite ricette per preparare specialità gastronomiche con i prodotti dell’orto e del frutteto vicini. Prodotti stagionali e materie prime a chilometri zero.
Inoltre, periodicamente, al Mulino del Gassetta, vengono organizzati laboratori specifici per insegnare a fare il pesto nel modo tradizionale, con il pestello e il mortaio ed anche a realizzare i “corzetti”, una pasta caratteristica della cucina ligure.
Il Mulino del Gassetta ospita mostre d’arte, manifestazioni musicali e sedute di yoga.
È gestito dalla “Portofinese” una società che ha recuperato nel tempo terreni abbandonati del Monte di Portofino ed ha ricominciato a coltivarli, salvandoli dal degrado e nello stesso tempo ha saputo rivalutare il territorio, con un’attività che viene portata avanti nel rispetto dell’ambiente naturale.