La proiezione di un film d’apertura è stata alimentata dall’energia eolica raccolta da un generatore collocato all’Eco-Farm. Il vento di Portofino ha infatti dato letteralmente il via alla terza edizione del Riviera International Film Festival, la rassegna cinematografica dedicata ai registi under 35, andata in scena dal 7 al 12 maggio 2019 a Sestri Levante. Questo evento ha rappresentato un momento particolarmente significativo per la nostra comunità. Portofino, dopo i danni ingenti causati dalla forte mareggiata dell’ottobre 2018 – con il crollo della litoranea e il conseguente isolamento – ha riscoperto il lato in luce della forza della natura, ora complice e partecipe di un evento culturale altamente significativo.
(Parte del testo è stato rielaborato dal sito ufficiale di Riviera international film festival)
Non solo arte e bellezza: Portofino dimostra anche grande attenzione alla sostenibilità delle proprie scelte culturali innovative.
La “Sfera sul mare” del progetto “Mondo Terraqueo” sarà infatti alimentata integralmente da energia rinnovabile prodotta sul Monte d Portofino dalla società agricola “La Portofinese”.
Si tratta dell’esordio di un’attività finalizzata a valorizzare e dare nuova luce a Portofino. Un primo passo verso un nuovo modello di energia sostenibile e completamente rinnovabile con l’ambizione di assicurare a regime le necessità energetiche di tutto il Borgo, grazie alla produzione di energia naturale ottenuta esclusivamente da fonti come l’acqua, il sole e il vento del Monte di Portofino.
L’idea di rendere Portofino ecologica e autosufficiente nei propri consumi energetici è frutto del lavoro del fondatore di “La Portofinese”, Mino Viacava.
“La Portofinese” è una piccola società agricola locale nata per recuperare i terreni abbandonati del Monte di Portofino, riprendere le coltivazioni di un tempo, riportare agricoltura e animali su un territorio che per secoli ha vissuto solo grazie ai frutti della terra e del mare.
Coltivazioni come vigneti e uliveti, importantissima fonte di sostentamento per intere generazioni ma finiti in gran parte in disuso negli ultimi 30-40 anni, vengono recuperate dalla “Portofinese” e riportate a produrre uve, olive e derivati di prima qualità.
“La Portofinese” diffonde esclusivamente prodotti delle colture del promontorio. La forza del suo progetto è proprio lo sviluppo di una filiera che ruota intorno alla coltivazione della terra e la conseguente promozione della qualità del territorio e delle sue tradizioni.
E proprio dall’attività agricola è nata l’idea di effettuare investimenti adeguati per immagazzinare e distribuire l’energia ottenuta da fonti rinnovabili come l’acqua, il sole e il vento di Portofino. In grado di assicurare autosufficienza energetica sostenibile a tutto il territorio in cui viviamo.